mercoledì 19 agosto 2015

#Recebreve: House of Cards stagione 3



                                                                                                                                                                    La terza stagione di House of Cards cambia completamente prospettiva rispetto alle prime due dove avevamo un Frank Underwood combattivo e spietato che non guardava in faccia nessuno pur di arrivare alla Casa Bianca. Non fraintendetemi, Frank continua ad essere spietato e combattivo ma ora deve fare i conti con il fatto di essere il presidente degli Stati Uniti e che da qui si può solo cadere. In questa stagione il povero Francis incassa schiaffoni su schiaffoni metaforici a partire da quelli del presidente russo (Lars Mikkelsen) fino ad arrivare a quelli di sua moglie Claire che pare prendere una decisione che creeerà un terremoto spezzando quel legame che nonostante gli scricchiolii delle passate stagioni sembrava indissolubile e che era la forza di Underwood. Riuscirà a cavarsela senza una grande donna (a meno di ripensamenti) alle spalle?. Il personaggio di Claire ha avuto più spazio e a tratti tolta qualche ingenuità ha oscurato l'ingombrante marito diventando la protagonista. La trama secondaria che quest'anno riguardava Doug è stata meno brillante che in passato ed in alcuni frangenti è risultata pesante togliendo spazio alle vicende principali. Terza stagione promossa in attesa della quarta per scoprire se e come Frank riuscirà a risalire la china.